Il crollo di una palazzina a Orta di Atella potrebbe essere stato causato dai lavori strutturali eseguiti negli anni, che avrebbero alterato l’equilibrio della struttura. Questa è la conclusione del consulente tecnico Vincenzo Maiello, che ha depositato la sua relazione nel processo a carico di 4 persone accusate di aver provocato il cedimento del palazzo attiguo. Cinque vittime si sono costituite parte civile. Il crollo è stato causato da un risucchio del terreno e dal cedimento di una canna di pozzo di una cavità antropica causata dalla presenza di acqua nel sottosuolo. L’attività edilizia eseguita senza una profonda ricognizione di luoghi fragili o senza il rispetto delle regole del buon costruire e di quelle ingegneristiche sono la vera causa di ogni evento disastroso come quello occorso. Il perito ha inoltre verificato l’iter edilizio seguito per la realizzazione dei lavori, evidenziando difformità nei grafici presentati ed autorizzati relativamente allo schema strutturale originario del sottotetto. Le modifiche eseguite hanno aumentato il carico in termini di peso, come i solai in legno sostituiti con strutture in calcestruzzo armato, i setti murari non esistenti nei grafici presentati ed autorizzati ma comunque gravanti su fondazioni di scarsa resistenza e consistenza. La difesa degli imputati ha prodotto alcuni documenti in sede di controesame del ctu Maiello. Il processo riprenderà a inizio novembre.

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