Un bambino di soli due anni e mezzo è stato trovato senza vita nello specchio antistante la spiaggia di Torre del Greco il 2 gennaio 2022. La madre del bambino, Adalgisa Gamba, è stata accusata di averlo ucciso. Recentemente, un perito nominato dalla Corte di Assise di Napoli ha escluso “del tutto la sua capacità di intendere e di volere” e ha definito la sua diagnosi “perfettamente sovrapponibile a quella a cui sono giunti i medici del carcere” di Pozzuoli, dove la donna è detenuta da circa un anno e mezzo.

Secondo lo psichiatra, l’omicidio sarebbe frutto di “un’angoscia delirante” che ha spinto la madre a compiere un gesto estremo “per risparmiargli una vita di sofferenza in quanto riteneva che il figlio fosse affetto da patologie psicologiche”. Va ricordato che la morte del bambino si è verificata nell’imminenza di una visita psichiatrica.

Gli avvocati del padre del bambino hanno chiesto di rivolgere le loro domande al perito in un’altra udienza che il giudice ha fissato per il 20 giugno prossimo. In ogni caso, la madre, ora sotto cura, può sostenere il processo.

È un caso tragico che dimostra ancora una volta la necessità di prestare attenzione alla salute mentale delle persone e di fornire loro il supporto necessario per gestire situazioni difficili. La speranza è che questo tragico evento possa portare a una maggiore sensibilizzazione e attenzione ai problemi della salute mentale.

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