Elena Gioia e Giovanni Limata sono stati condannati alla stessa pena di 24 anni di carcere per l’omicidio del padre di lei, Aldo Gioia. I due giovani, rispettivamente di 18 e 23 anni al momento del fatto, non sopportavano l’opposizione della famiglia alla loro relazione e avevano pianificato di sterminare tutta la famiglia.

Il giudizio immediato della corte d’assise ha accolto le richieste del pm Vincenzo Russo e ha disposto anche il risarcimento per i familiari del defunto. I fratelli di Aldo Gioia si sono costituiti parte civile nei confronti dei due giovani.

Il tragico episodio risale alla sera del 23 aprile 2021, quando Giovanni Limata ha aggredito Aldo Gioia con un coltello da caccia mentre quest’ultimo si era addormentato sul divano di casa. Nonostante la moglie e l’altra figlia avessero chiesto i soccorsi, Aldo Gioia è morto dissanguato in ospedale.

Limata era entrato nell’appartamento grazie all’aiuto di Elena, che aveva finto di uscire per buttare l’immondizia e aveva lasciato la porta d’ingresso aperta. Elena si era poi chiusa nella sua camera, aspettando che Giovanni finisse tutto.

Fortunatamente, i due giovani non sono riusciti a completare il loro piano di sterminio a causa delle urla della mamma e della sorella di Elena. Giovanni Limata è quindi fuggito a casa sua, a Cervinara, dove è stato successivamente arrestato dalla polizia.

Elena, invece, ha cercato di proteggere se stessa e il suo fidanzato fingendo che dei rapinatori avessero aggredito suo padre. Tuttavia, dopo aver appreso della morte del padre in ospedale, la madre di Elena ha cambiato completamente atteggiamento.

Da quel tragico episodio, i due giovani non hanno più avuto contatti e Giovanni Limata ha cercato di suicidarsi in carcere due anni fa. Una vicenda che ha sconvolto l’opinione pubblica e che ha lasciato una famiglia distrutta dal dolore.

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