Due giovani di Avellino sono stati condannati per omicidio premeditato a 24 anni di reclusione ciascuno. Elena Gioia e Giovanni Limata, ex fidanzatini, sono stati accusati di aver ucciso il padre di lei, Aldo Gioia, il quale si opponeva alla loro relazione. L’uomo, dirigente di un’azienda metalmeccanica di 53 anni, fu colpito da tredici coltellate da Limata, all’epoca dei fatti 23enne, mentre si era appisolato sul divano di casa. La sentenza è stata emessa dalla Corte d’Assise di Avellino presieduta da Gianpiero Scarlato. La vicenda ha scosso la comunità locale e rappresenta un grave atto di violenza da condannare senza riserve.

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