Elena Gioia e Giovanni Limata sono stati condannati a 24 anni di reclusione per l’omicidio del padre di lei, Aldo Gioia. La sentenza è stata emessa dal tribunale in composizione collegiale presieduto da Scarlato ad Avellino. Il pubblico ministero Vincenzo Russo aveva richiesto 24 anni di reclusione per entrambi gli imputati, insistendo sulla giovane età dei due. Durante la discussione, l’avvocato difensore di Elena Gioia, Livia Rossi, ha chiesto “pene giuste” e ha sottolineato le circostanze attenuanti, chiedendo anche il riconoscimento di un vizio di mente. L’avvocato difensore di Giovanni Limata, Rolando Iorio, ha invece chiesto che il suo assistito fosse dichiarato non imputabile, a causa delle patologie di cui è affetto e dei traumi subiti durante i cinque anni passati in casa famiglia.

L’omicidio di Aldo Gioia è avvenuto il 23 aprile del 2021, quando Giovanni Limata ha inflitto 15 coltellate alla vittima. La figlia di Aldo Gioia, Elena, gli ha aperto la porta di casa. Le indagini sono state indirizzate dalle testimonianze della moglie della vittima. Il giovane fidanzato della figlia, Giovanni Limata, è stato raggiunto dalla polizia nella sua abitazione di Cervinara, dove ha confessato e mostrato il coltello da caccia usato per commettere l’omicidio.

La sentenza di 24 anni di reclusione per Elena Gioia e Giovanni Limata, oltre al risarcimento dei familiari e alle spese processuali, è stata giustamente emessa dal tribunale in composizione collegiale presieduto da Scarlato. La giustizia ha fatto il suo corso, ma la tragedia di Aldo Gioia rimane un evento triste e doloroso per la sua famiglia e per la comunità locale.

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