Nel carcere di Fuorni a Salerno, non solo c’era una delle più grandi piazze di spaccio della città, ma anche una delle più lucrose. I prezzi delle droghe erano alle stelle, con 100 euro per 0,2 grammi di hashish e 150 euro per 0,5 grammi di cocaina. Anche il giro dei cellulari era altamente redditizio, con i detenuti che pagavano tra i 200 e i 300 euro per un telefono illegalmente entrato in carcere, a fronte di una spesa di meno di 80 euro. L’organizzazione riconosceva una provvigione a chi faceva entrare la droga o i telefoni in carcere, arrivando a offrire compensi di 1.200 euro. Nessun agente della polizia penitenziaria era coinvolto nel giro, ad eccezione di uno che ha subito denunciato una proposta di corruzione. Le rivelazioni decisive sono state fatte da un collaboratore, Giacomo De Risi, e dalle dichiarazioni di altri detenuti. Nonostante il giro d’affari notevole, molti assuntori si sono trovati costretti a diventare loro stessi spacciatori. L’inchiesta continua a portare alla luce retroscena inquietanti.