Nel corso del processo per lo spaccio di droga al rione Santagata di Capua è emerso che una delle persone coinvolte, Lucia Amendola, è stata identificata grazie alla richiesta del reddito di cittadinanza. La donna, insieme ad Arcangelo Piucci e Vincenzo Rossetti, è stata protagonista di una vicenda che ha svelato l’operatività di una piazza di spaccio al complesso Primavera del rione Santagata gestita sul modello delle piazze di spaccio napoletane, con telecamere e vedette per monitorare chi entrava e chi usciva.

Dalle intercettazioni depositate nel corso del processo è emerso che la donna aveva chiamato il servizio di assistenza clienti del Rei per chiedere spiegazioni su come mai non le venisse versato l’indennizzo e aveva fornito i suoi dati anagrafici all’operatore del servizio di assistenza. Questo ha permesso di identificare una delle “voci” dello spaccio poi finiti sotto processo.

Gli indagati si definiscono una “multinazionale della droga” e indicano il fortino come “la base di Batman”. Nel collegio difensivo gli avvocati Paolo Di Furia e Giuseppe De Lucia. La prossima udienza è prevista per metà giugno.

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