Il tribunale di Nola ha confermato il fermo di Emanuele Civita, giovane di 19 anni accusato di aver partecipato alla sparatoria avvenuta martedì sera a Sant’Anastasia, in cui tre persone, tra cui una bambina di 10 anni, sono state ferite. Il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere per il ragazzo, difeso dagli avvocati Fabio Marfella e Antonio Abete, che rimarrà nel penitenziario di Secondigliano.
Inoltre, il giudice ha ritenuto sussistenti le aggravanti della modalità mafiose e della premeditazione, contestate dalla Dda per i reati di tentato omicidio e detenzione e uso di armi da fuoco. Anche il 17enne fermato dopo la sparatoria ha visto confermato il fermo con le stesse accuse.
È inaccettabile che episodi di violenza come questo continuino a verificarsi. È importante che le forze dell’ordine e la giustizia agiscano con fermezza per garantire la sicurezza dei cittadini e porre fine a questo clima di insicurezza e paura che sta attanagliando la nostra società. È giusto che chi commette questi reati sia punito e che le vittime e le loro famiglie ricevano giustizia.