Scandalo nella gestione del liceo di Sant’Angelo dei Lombardi, con due inchieste aperte dalla procura della Repubblica di Avellino e dalla Corte dei conti. L’inchiesta principale è stata svolta dall’Autorità nazionale Anticorruzione, a seguito delle denunce presentate da un’insegnante della scuola. I protagonisti della vicenda sono il dirigente scolastico Gerardo Cipriano di Torella dei Lombardi e la docente Rosaria Famiglietti di Gesualdo. La Famiglietti aveva presentato denuncia all’Anac a seguito di una serie di sanzioni disciplinari che aveva ricevuto dal dirigente, sanzioni che riteneva di tipo ritorsivo in quanto avvenute a seguito delle sue denunce all’autorità giudiziaria e alla Corte dei conti sulla gestione della scuola.
L’Anac ha comminato una sanzione da cinquemila euro a Cipriano, ritenendolo responsabile della violazione delle norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. Ma anche la procura di Avellino con tre filoni di indagine aperti e la Corte dei conti con una propria attività di indagine, stanno svolgendo approfondimenti sulle gestioni amministrative nella scuola. Nella vicenda è coinvolta anche la direzione dell’Ufficio scolastico regionale.
La vicenda di Sant’Angelo dei Lombardi aveva scosso moltissimo l’ambiente scolastico. Un clima difficile che aveva portato i ragazzi iscritti, circa 250, a protestare in piazza. Nel manifesto diffuso dai rappresentanti degli studenti, si sottolineavano in particolare delle carenze sulla trasparenza. Poi i tempestosi rapporti con il dirigente scolastico e gli insegnanti, in particolare con la Famiglietti.
La delibera dell’Anac ha condannato Cipriano alla multa da cinquemila euro, definendo le sanzioni comminate alla Famiglietti pretestuose e frutto della volontà di attuare una ingiustificabile vendetta nei confronti della dipendente. La figura del whistleblowing, colui che fa rilevare comportamenti che vanno contro all’interesse generale della pubblica amministrazione, viene tutelata dall’ordinamento giuridico.
La situazione è in continuo aggiornamento e la scuola di Sant’Angelo dei Lombardi è al centro di un’attenzione mediatica sempre maggiore. L’insegnante di Italiano che in questi mesi ha conservato tutto il suo spirito critico ha avuto il tempo anche di scrivere un romanzo che tra breve pubblicherà su queste sue vicissitudini. La vicenda ha messo in luce delle carenze sulla trasparenza, che devono essere affrontate per garantire una gestione corretta e trasparente della cosa pubblica.