La Regione Campania ha deciso di adottare le prime misure per limitare la diffusione della peste suina africana, riscontrata su alcuni cinghiali morti nel Vallo di Diano. Dalle analisi di laboratorio, sono state ritrovate 13 carcasse infette nei boschi della provincia di Salerno. Per questo motivo, è stata istituita una “zona rossa” che comprende diversi centri della zona, tra cui Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Sanza, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle dell’Angelo.
L’ordinanza firmata dal presidente De Luca prevede alcune limitazioni per cercare di contenere il virus, che è innocuo per l’uomo ma molto pericoloso per i suini. La priorità è quella di frenare il contagio e proteggere gli allevamenti, che rappresentano una parte importante dell’economia del territorio.
La situazione è stata scoperta grazie agli accertamenti dei carabinieri forestali, che hanno effettuato le analisi di laboratorio. È importante adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare che la peste suina africana si diffonda ulteriormente e causi danni agli allevamenti della zona.