La presenza della peste suina africana nell’area sud della provincia di Salerno ha portato a ulteriori disposizioni e prime conseguenze. Tra queste, l’annullamento della festa Valle delle Orchidee a Sassano, programmata per il prossimo 3 giugno, per evitare il rischio di contagio dell’uomo. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato l’ordinanza per l’istituzione della zona infetta nei comuni interessati dalla presenza della malattia.

La decisione è stata presa dopo l’accertamento della presenza di 13 carcasse di cinghiali positivi alla peste suina. Esperti, cacciatori e allevatori si sono incontrati per fare il punto sulla situazione e si sono stabiliti una serie di limitazioni e azioni da porre in essere. L’ordinanza richiama i regolamenti europei e le ordinanze del commissario nazionale per l’emergenza per la lotta all’epidemia che mette a gravissimo rischio la specie animale e l’economia legata al mondo suino.

Nell’ordinanza si prevede la ricerca attiva delle carcasse di cinghiale nelle zone di restrizione più vicine al focolaio e la segnalazione obbligatoria se ne viene avvistata una. Inoltre, è prevista una sorveglianza passiva sui cinghiali rinvenuti morti o moribondi, sia catturati che abbattuti. Viene anche ordinata la sorveglianza attiva mediante attività venatoria e di controllo, regolamentata e nel rispetto delle misure di biosicurezza previste.

Ai cacciatori e alla cittadinanza della “zona rossa” e dei territori limitrofi è stato distribuito un kit informativo per spiegare cosa fare in caso di avvistamento di una carcassa e cosa si deve fare per evitare che l’uomo diventi un vettore del virus da un suino all’altro. L’ordinanza regionale è stata subito ripresa dai Comuni. Per questo motivo a Sassano è saltata la festa delle orchidee. Infatti, le attività all’aperto svolte nelle aree agricole e naturali, attività umane, ludico, ricreative e sportive di qualsiasi genere nelle zone di restrizione devono essere preventivamente autorizzate dalle autorità comunali previo parere dell’Autorità Competente Locale e previa comunicazione al Commissario Straordinario alla peste suina africana che ne verifica la conformità rispetto delle norme di biosicurezza. A rischio anche altre manifestazioni montane dei comuni in zona rossa.

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