Il bullismo, il cyberbullismo e l’utilizzo dei social network sono diventati argomenti di grande attualità tra gli adolescenti. Per questo motivo, la prevenzione è fondamentale e deve partire dalle scuole. Ad Ariano Irpino, la dirigente scolastica Tiziana Aragiusto ha organizzato un convegno dal titolo “Fuori dalla rete”, al quale hanno partecipato circa 200 alunni e docenti della scuola secondaria di primo grado.

L’iniziativa ha visto la partecipazione dell’arma dei carabinieri, che sta svolgendo una campagna informativa attenta sulla legalità negli istituti scolastici, e di professionisti del settore. La moderatrice del convegno è stata Ersilia Sfarzio, docente e referente per il bullismo dell’Istituto comprensivo statale Pasquale Stanislao Mancini.

Durante il convegno sono stati trattati vari argomenti, tra cui il bullismo, il cyberbullismo, l’utilizzo dei social network tra gli adolescenti e i rischi collegati alla rete. Sono intervenuti Loredana Riccio, criminologa che ha parlato di bullismo e cyberbullismo, Pamela Cappelluzzo, grafologa e grafomotricista di Ariano Irpino, che ha evidenziato quanto la grafologia possa conoscere meglio gli adolescenti e la loro personalità.

Cappelluzzo ha spiegato come dall’analisi grafologiche siano emersi casi in cui si evidenziava le fragilità, le insicurezze, l’aggressività repressa, l’ansia, lo stato di depressione e di vittime di bullismo ma anche meccanismi di difesa del bambino come la rimozione o negazione degli eventi. Chiara Molinario, avvocato e rappresentate dell’associazione di volontariato Panacea di Ariano Irpino, ha illustrato i compiti delle associazioni di volontario nel territorio e delle relazioni sociali.

Corrado Aaron Visaggio, professore associato presso il dipartimento di ingegneria dell’Università del Sannio, ha illustrato in modo dettagliato quali sono i rischi collegati alla rete. I carabinieri di Ariano Irpino hanno spiegato dettagliatamente quali sono i reati penali e civili in cui si va incontro se si commettono atti di bullismo e cyberbullismo, di come utilizzare in sicurezza i social network e i rischi in rete collegati all’utilizzo scorretto del telefono cellulare.

Il convegno è terminato con la proiezione di un cortometraggio in cui si evidenziava che quanto pubblicato sulla rete può essere anche finzione e che un utilizzo non consapevole dei social vuol dire un utilizzo non consapevole del nostro tempo. I social sono solo un mezzo e sta a noi scegliere per che scopo e come utilizzarli. Iniziative come queste sono importanti per sensibilizzare i giovani e prevenire il bullismo e il cyberbullismo.

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