La Camorra continua a seminare morte e terrore nei Quartieri Spagnoli di Napoli. L’omicidio di Ciro Caiafa, padre del babyrapinatore Luigi, è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di violenze che coinvolgono la famiglia Caiafa. Secondo gli inquirenti, il movente del delitto va ricondotto alla sua decisione di spacciare droga al di fuori del sistema.

Ma c’è anche un altro particolare che emerge dal romanzo criminale dei Quartieri Spagnoli. Antonio Esposito, presunto boss del Triumvirato dei quartieri spagnoli, ha deciso di auto esiliarsi nella sua abitazione di via Speranzella per oltre venti anni. Il motivo di questo esilio? Sulla sua testa pendeva una minaccia di morte da parte dei Licciardi, per il suo presunto coinvolgimento all’omicidio di un ragazzino nel 2001. Ciro Esposito, parente di un presunto boss dei Licciardi, venne ucciso in piazza Trieste e Trento, nel pieno della movida napoletana.

Da allora, Antonio Esposito sarebbe quasi mai uscito di casa per evitare di finire in una vendetta consumata a freddo. La Camorra continua a dettare legge nei Quartieri Spagnoli, seminando morte e terrore tra le famiglie che vi abitano. La situazione sembra essere fuori controllo, nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine per contrastare il fenomeno criminale. È necessario agire con maggior determinazione per garantire la sicurezza dei cittadini e porre fine alla violenza che imperversa nei Quartieri Spagnoli.

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