Controlli e dialogo: la lotta al bullismo nelle scuole

La scuola dell’istituto alberghiero Giustino Fortunato nel quartiere Vomero di Napoli è stata visitata dai carabinieri della compagnia locale, che hanno effettuato controlli con metal detector e cani antidroga. L’iniziativa si inserisce in un’azione di monitoraggio discreta ma incisiva in alcuni contesti scolastici, con l’obiettivo di contrastare il bullismo e ogni forma di violenza consumata da giovanissimi. In particolare, dopo l’aggressione subita da un ragazzino di appena 15 anni in prossimità della scuola, sono stati avviati controlli a campione anche in altri istituti, con l’obiettivo di colpire l’ultima frontiera del disagio giovanile, che passa attraverso l’uso di coltelli, spranghe e tirapugni.

Ma la lotta al bullismo non può limitarsi ai controlli, ma deve essere affiancata da un’azione di dialogo e ascolto delle storie degli studenti. È questo il modello di approccio adottato dai carabinieri del maggiore Leccese, che torneranno nella scuola per affrontare temi urgenti e attuali come il cyberbullismo, la violenza giovanile, i confini tra mondo reale e mondo virtuale, la droga. L’obiettivo è quello di fornire consigli ai ragazzi e di ascoltare le loro vite al centro di tutto.

Il bullismo è un fenomeno sempre più diffuso nelle scuole e richiede un intervento incisivo e coordinato tra le istituzioni e il mondo della scuola. È importante che gli studenti si sentano sicuri nei loro ambienti di apprendimento e che si crei un clima di rispetto reciproco e di tolleranza. Solo così si può contrastare efficacemente il bullismo e promuovere una cultura della convivenza pacifica e del dialogo.

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