La decisione della Provincia di Salerno di revocare il Corpo di polizia provinciale ha scatenato le proteste del consigliere regionale della Campania della Lega, Aurelio Tommasetti. Secondo Tommasetti, si tratta di una scelta irresponsabile e di dubbia legittimità, presa senza alcun tipo di confronto o coinvolgimento istituzionale. Inoltre, la decisione rischia di avere ricadute preoccupanti su tutto il vasto ed eterogeneo territorio salernitano.

Il Corpo di polizia provinciale rappresenta infatti l’unico presidio di legalità in quegli ambiti in cui ricade la competenza amministrativa della Provincia di Salerno, come la gestione delle strade provinciali e la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. Nonostante la riduzione del personale ad opera della Riforma Madia del 2015, il Corpo era in grado di affiancare il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri nei controlli ambientali sul territorio, con numeri che parlano di 500 attività d’indagine, 800 verifiche esposti-denunce, 870 notizie di reato, 240 persone-imprese deferite all’autorità giudiziaria, 380 tra misure cautelari e sequestri probatori, 1.200 accertamenti stradali e ambientali dal 2015 al 2022.

Inoltre, l’azione del Corpo di polizia provinciale di Salerno negli ultimi cinque anni ha contribuito ad evitare il dissesto all’ente Provincia e a poter accedere alla procedura di predissesto, con un piano decennale di riequilibrio.

La revoca del Corpo di polizia provinciale di Salerno, quindi, rappresenta una scelta che rischia di avere conseguenze gravi e preoccupanti su tutto il territorio salernitano. Tommasetti chiede un passo indietro sui vertici della Provincia di Salerno, affinché si possa trovare una soluzione che tuteli la legalità e la sicurezza dei cittadini.

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