Ieri nel carcere di Carinola si sono verificati momenti di alta tensione. I detenuti di una sezione hanno cercato di farsi giustizia nei confronti di carcerati di un’altra sezione, ritenuti colpevoli di aver picchiato un detenuto. L’intervento delle forze di polizia è stato necessario per evitare il peggio. Il provveditore dell’amministrazione penitenziaria e il magistrato di sorveglianza si sono recati sul posto per gestire la situazione.
I poliziotti hanno fatto da cuscinetto per evitare il contatto tra le due fazioni, ma alla fine alcuni agenti sono rimasti contusi e ci sono stati anche dei danni. Il segretario regionale dell’Uspp, Ciro Auricchio, ha denunciato la mancanza di uomini e mezzi nell’istituto di Carinola, dove la pianta organica del 2017 è stata falcidiata di 80 unità e non è stata mai incrementata dai vertici dell’amministrazione. Auricchio ha sottolineato il silenzio assordante di cui spesso vengono lasciati soli gli agenti che restano gli unici a pagare lo stato di abbandono. Il sindacalista ha chiesto un preciso protocollo operativo di intervento al personale di polizia penitenziaria chiamato a fronteggiare quotidianamente le emergenze con pochi uomini e mezzi.
Il presidente dell’Uspp, Giuseppe Moretti, ha annunciato che il prossimo 7 giugno, in occasione della sottoscrizione del FESI 2023, ribadiranno al sottosegretario Del Mastro che ha mostrato attenzione verso le criticità stratificate da anni di destrutturazione del Corpo e del rispetto per le funzioni svolte, che occorre dichiarare lo stato di emergenza delle carceri, per avere risorse straordinarie al fine di mettere in sicurezza il lavoro degli agenti. La situazione nei carcere italiani è critica e richiede un intervento urgente per garantire la sicurezza degli agenti e dei detenuti.