La madre di Tiziana Cantone non si arrende alla richiesta di archiviazione del procedimento sulla morte della figlia, avvenuta il 13 settembre 2016 a Mugnano. L’avvocato Gianluca Condrò, difensore di Maria Teresa Giglio, ha proposto l’opposizione contro la richiesta di archiviazione del procedimento nei confronti di ignoti per il reato di omicidio presentata dal pm della Procura aversana. La difesa ha evidenziato alcuni mancati approfondimenti non svolti nell’immediatezza del ritrovamento del corpo. Secondo i consulenti della persona offesa, la posizione in cui è stata trovata Tiziana Cantone e l’altezza dell’attrezzo ginnico stesso non escludono l’ipotesi di asfissia da strangolamento. L’avvocato Condrò chiede quindi l’avocazione delle indagini al procuratore generale della Corte di Appello e di ordinare la prosecuzione delle indagini. La madre di Tiziana Cantone non crede che la figlia si sia suicidata e vuole che si faccia luce sulla sua morte. La difesa si dice perplessa dall’attività svolta dalla Procura di Napoli Nord nei 90 giorni di ulteriori indagini indicate dal gip, in particolare dalla più totale inerzia rispetto all’esecuzione degli approfondimenti tecnici sollecitati. La morte di Tiziana Cantone è ancora avvolta nel mistero e la madre non si arrende nella ricerca della verità.