La storia accaduta alla stazione ferroviaria di Napoli Centrale ha fatto il giro del web. Un padre di famiglia è sceso dal treno per fumare una sigaretta, ma non si è accorto che le porte si erano chiuse e il convoglio è ripartito, lasciando la sua figlia di 10 anni a bordo. L’uomo ha subito allertato la Polizia Ferroviaria che, alla fermata successiva di Caserta, ha preso in consegna la bambina e l’ha tranquillizzata in attesa dell’arrivo del padre.

Ma questa è solo una delle tante attività svolte dalla Polfer nel mese di maggio. Nel corso del mese, gli agenti hanno controllato circa 50.000 persone, arrestandone 9 e indagandone 35. Sono state elevate 80 contravvenzioni e sono stati rintracciati 15 minori nelle stazioni della Campania.

Questi giovani erano scappati dalle case-famiglia a cui erano stati affidati, in fuga per amore o per problemi familiari, o ancora vittime di un disagio psicologico, e avevano scelto il treno come mezzo per allontanarsi. La Polizia Ferroviaria ha lavorato per garantire la loro sicurezza e per farli tornare a casa.

In un mondo sempre più complesso e frenetico, la Polfer svolge un ruolo fondamentale nella tutela dei cittadini e nella prevenzione di eventuali pericoli. Il loro lavoro, spesso sottovalutato, è essenziale per garantire la sicurezza dei viaggiatori e per rispondere alle esigenze della società.

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