Alessandro Giardiello, un giovane di 32 anni di Benevento, si è presentato davanti al giudice Maria Di Carlo per la convalida della sua custodia cautelare ai domiciliari. L’accusa nei suoi confronti è di tentata estorsione, lesioni aggravate e porto di oggetti atti ad offendere. Tuttavia, Giardiello ha deciso di non rispondere alle domande del giudice.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il giovane avrebbe tentato di estorcere denaro dal titolare di una macelleria in via Santa Colomba. Dopo aver fallito nel suo intento, sarebbe tornato armato con una bottiglia di vetro e avrebbe ferito un ragazzo di 14 anni, figlio del proprietario della macelleria. Il giovane è stato giudicato guaribile in cinque giorni.

Giardiello è stato scortato in Tribunale dalla Mobile, che lo aveva arrestato. Insieme al suo avvocato, Benedetta Masone, si è presentato davanti al giudice Di Carlo, che lo ha interrogato. Tuttavia, il giovane ha scelto di non rispondere alle domande, lasciando la ricostruzione degli inquirenti come unica fonte di informazioni sul caso.

La vicenda ha suscitato grande preoccupazione e indignazione nella comunità di Benevento. La violenza gratuita e l’estorsione sono reati gravi che non possono essere tollerati. È importante che la giustizia faccia il suo corso e che chi commette questi reati sia punito con la massima severità. Solo così si potrà garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.

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