Il caso di Tiziana Cantone, la giovane donna trovata senza vita nella sua abitazione a Mugnano lo scorso settembre, continua ad essere al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria. In questi mesi la Procura della Repubblica di Napoli Nord ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, ma la richiesta di archiviazione presentata dal pm Giovanni Corona è stata respinta dal Gip del tribunale di Napoli Nord Raffaele Coppola, che ha ordinato altre indagini. Tuttavia, il legale della madre di Tiziana, Teresa Giglio, ha criticato duramente l’attività di indagine svolta dalla Procura, definendola “carente” e “incomprensibilmente inerte”.

Secondo il difensore di Giglio, Gianluca Condrò, la Procura non ha fatto nulla per fare luce sulla vicenda, limitandosi a interrogare nuovamente la zia di Tiziana, colei che l’ha trovata morta con un foulard al collo. Inoltre, il medico legale Vittorio Fineschi e Aniello Maiese, incaricati dalla difesa di esaminare la dinamica della morte, hanno messo in dubbio l’ipotesi del suicidio avanzata dalla Procura, sostenendo che si possa ipotizzare una morte per strangolamento.

In questo contesto, la richiesta di archiviazione presentata dal pm Corona sembra essere stata respinta per la seconda volta dal Gip, che ha chiesto di approfondire ulteriormente le indagini per fare luce sulla morte di Tiziana. Resta da capire cosa emergerà dalle prossime indagini e se si riuscirà a fare luce sulla vicenda. Intanto, la famiglia di Tiziana continua a chiedere giustizia e a sperare che la verità venga finalmente a galla.

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