La Procura della Repubblica di Napoli Nord è stata accusata di essere «del tutto carente» nell’indagine sull’omicidio volontario di Tiziana Cantone. La 31enne è stata trovata morta nella casa della madre, a Mugnano, il 13 settembre 2016, con un foulard al collo, dopo che i suoi video personali erano stati diffusi in rete senza il suo consenso. Il pm Giovanni Corona aveva chiesto l’archiviazione dell’indagine a novembre, ma la madre di Tiziana, Teresa Giglio, si era opposta e il Gip del tribunale di Napoli Nord aveva ordinato altre indagini alla Procura. A maggio, la Procura ha reiterato la richiesta di archiviazione, ma il difensore della Giglio si è opposto nuovamente, sostenendo che la Procura non ha fatto nulla in questi tre mesi. Il Gip aveva già messo in dubbio l’ipotesi del suicidio, ipotizzando una morte per strangolamento o soffocamento. L’unica attività istruttoria svolta dal pm Corona in questi tre mesi è stata di ascoltare nuovamente la zia di Tiziana, colei che l’aveva trovata morta.

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