Due fratelli di 43 e 50 anni sono stati fermati nell’area di servizio di Sala Consilina per il tentato omicidio di padre e figlio avvenuto a Scicli, nel Ragusano. I due uomini hanno anche precedenti penali per reati di tipo mafioso e in materia di stupefacenti. Gli inquirenti hanno monitorato i loro spostamenti e li hanno individuati a bordo di una Fiat Croma nera mentre scappavano da Scicli verso Messina. Nonostante ciò, i due fratelli sono riusciti a lasciare la Sicilia e a traghettare in Calabria.

Gli agenti della polizia stradale di Sala Consilina, guidati dall’ispettore capo Nicola Molinari, li hanno rintracciati lungo l’autostrada A2 e hanno collaborato con i carabinieri del Nucleo operativo di Ragusa per fermarli. Non c’è stata resistenza da parte dei due uomini.

Questo episodio fa emergere ancora una volta il problema della criminalità organizzata e della sua diffusione sul territorio italiano. È importante che le forze dell’ordine continuino a monitorare attentamente i movimenti di questi criminali per prevenire ulteriori atti di violenza. Inoltre, è necessario che il sistema giudiziario italiano agisca con la massima fermezza nei confronti di coloro che commettono reati di tipo mafioso e di traffico di droga, per garantire la sicurezza dei cittadini e la legalità sul territorio.

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