Il poliziotto in servizio alla Squadra Mobile di Napoli, Oscar Vesevo, è stato rinviato alla sentenza per il caso riguardante la presunta appropriazione di una pen drive dal covo di via Mascagni a Casapesenna, dove venne arrestato il super boss dei Casalesi, Michele Zagaria. L’accusa ha chiesto una pena di 7 anni di reclusione per Vesevo, sostenendo che il supporto sarebbe stato rivenduto dal poliziotto. Rosaria Massa, moglie di Vincenzo Inquieto, ha testimoniato contro Vesevo, affermando di averlo visto prendere la pen drive il giorno dell’arresto di Zagaria. Tuttavia, la difesa di Vesevo ha presentato un nuovo documento che dimostra l’inattendibilità della testimonianza di Massa. Il processo è stato rinviato a fine giugno per ulteriori verifiche sulla questione. Va inoltre sottolineato che la persona che avrebbe acquistato la pen drive da Vesevo è stata assolta da questa specifica accusa in un altro processo. La vicenda continua ad essere al centro dell’attenzione mediatica, in attesa della sentenza definitiva.