L’incuria mette a rischio due chiese di San Giovanni a Teduccio, quartiere nella zona orientale di Napoli. La bellezza dei beni storici, da tempo chiusi al pubblico e senza manutenzione, scompare per i pericoli e il degrado. La parrocchia Maria Santissima Immacolata è al civico 302 di corso San Giovanni, proprio a ridosso dell’ex fabbrica Cirio di via Pietro Signorini dove si fa spazio l’Università. Il luogo di culto, chiuso da tempo, è stato interessato dalla caduta di calcinacci dalla facciata e risulta in pessimo stato di conservazione. Visti i dissesti, che costituiscono potenziali pericoli, il Comune di Napoli ha ordinato al proprietario – il parroco di un ente ecclesiastico posto a poca distanza – di mettere in sicurezza l’immobile per eliminare ogni pericolo per la tutela di incolumità delle persone e integrità dei beni.

La parrocchia di Maria Santissima Immacolata è stata costruita nel 1867 come indicato sulla lapide marmorea visibile soltanto su vecchie immagini, rimossa ultimamente dalla facciata insieme agli altri elementi. Occorre intervenire per mettere mano ai temuti crolli/cedimenti della struttura mediante l’esecuzione dei relativi accertamenti tecnici di tutte le facciate prospicienti le aree di pubblico passaggio con le eventuali opere di messa in sicurezza dei luoghi.

La situazione è ancora più delicata per l’altra chiesetta abbandonata di San Giovanni a Teduccio. É la Cappella del Santissimo Rosario posta all’incrocio tra il corso e la strada Comunale Ottaviano. Importanti lesioni e altri segni di degrado rendono pericoloso l’antico bene costruito, molto probabilmente, nei primi anni del 1600 e frequentato fino agli anni Ottanta del 1900. Progressivamente abbandonata, presa di mira dai delinquenti che hanno rubato la recinzione posta all’ingresso, la Cappella è costantemente avvolta dal degrado. Attualmente lo spazio antistante è interessato dal cantiere del progetto di riqualificazione dell’asse costiero di Napoli Est. Nel 2021 il Comune di Napoli aveva diffidato il parroco – lo stesso competente per l’altra chiesa descritta – a intervenire per rimuovere i pericoli. A distanza di tempo sono ancora necessari importanti interventi per recuperare e tutelare la Cappella.

I beni culturali e le testimonianze della memoria storica collettiva sono preziosi per la comunità e la loro perdita rappresenterebbe una grave sconfitta. È necessario che le autorità competenti e i proprietari dei beni si adoperino per la loro conservazione e messa in sicurezza. La mancanza di cura e manutenzione rappresenta un pericolo per la sicurezza dei cittadini e per la tutela del patrimonio culturale. Speriamo che queste chiese possano essere recuperate e restituite alla comunità in tutto il loro splendore.

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