Giuseppe Troncone, figlio del presunto boss di Fuorigrotta Vitale, è stato assolto per non aver commesso il fatto e torna libero dopo un periodo di detenzione. La decisione dei giudici della prima sezione penale ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Abet e Lucchetta, facendo cadere la richiesta di condanna a sei anni e mezzo avanzata dalla Procura.

Secondo l’accusa, Troncone jr e un presunto complice avrebbero rapinato l’auto di un piccolo delinquente. Tuttavia, la giustizia ha stabilito che non ci sono prove sufficienti per dimostrare la colpevolezza del giovane.

La notizia della sua assoluzione e del suo ritorno nel quartiere ha suscitato preoccupazione tra gli abitanti della periferia Ovest di Napoli, dove la presenza della camorra è sempre stata forte. Infatti, il figlio del presunto boss era sopravvissuto ad un agguato camorristico un anno e mezzo fa.

La decisione dei giudici, se da un lato rappresenta una vittoria per la difesa di Troncone jr, dall’altro rischia di minare i già precari equilibri del territorio. La lotta alla criminalità organizzata deve essere una priorità per le autorità, affinché la legalità possa finalmente affermarsi in queste zone.

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