Un avvocato della provincia di Napoli è stato indagato per atti persecutori nei confronti della sua ex-compagna, una dottoressa di una struttura sanitaria napoletana. La donna aveva denunciato di essere stata vittima di comportamenti violenti e di minacce da parte dell’ex compagno. Tuttavia, la procura ha richiesto l’archiviazione del caso, poiché mancavano elementi sufficienti per una ragionevole previsione di condanna dell’indagato. In particolare, la procura non ha ritenuto fondate le accuse di aver spento una sigaretta sul braccio della donna durante una lite in vacanza, poiché non sono state confermate dalle amiche presenti. Inoltre, l’accusa di minaccia di pubblicare foto di momenti di intimità personalissime non è stata ritenuta fondata. In virtù della riforma Cartabia, che prevede la ragionevole previsione di condanna come condizione per l’apertura di un procedimento penale, il tribunale di Aversa-Napoli Nord ha chiuso il procedimento nei confronti dell’avvocato.