Maltrattati e umiliati anziani anche centenari a Chiaia
Sette lavoratori di una casa di riposo a Napoli, situata in Corso Vittorio Emanuele, sono stati colpiti da misure cautelari. Tre di loro hanno anche percepito il reddito di cittadinanza senza averne diritto. La procura di Napoli ha accusato questi operatori socio-sanitari di abusi, minacce, violenza fisica e psicologica, nonché di indifferenza verso le esigenze di assistenza dei pazienti anziani. Tra le vittime c’è anche una donna di 100 anni.
La mattina del 12 maggio, i Carabinieri della Compagnia Napoli centro hanno condotto perquisizioni e accertamenti urgenti sulla struttura per anziani. Sul posto c’era anche personale dell’Asl Napoli 1 Centro e i Carabinieri della sezione rilievi del comando provinciale di Napoli. Questi indagati sono sospettati di aver commesso maltrattamenti continuati e pluriaggravati contro anziani in età avanzata, tra gli 80 e i 100 anni. Le loro azioni sono state documentate da intercettazioni ambientali audio e video.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari. I destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva. Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati di aver commesso abusi in concorso tra loro. Due di loro sono stati tradotti al carcere di Poggioreale, uno presso il carcere di Pozzuoli, mentre i restanti quattro sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
La notizia ha suscitato un’ondata di indignazione e sconcerto in tutta Italia. Gli anziani sono una delle fasce più vulnerabili della popolazione e meritano rispetto e protezione. La giustizia deve fare il suo corso e punire severamente chi commette abusi contro di loro. Speriamo che in futuro gli anziani siano trattati con la dignità e la cura che meritano.