Giuseppe Troncone, il figlio del boss camorrista Vitale Troncone, è stato assolto dall’accusa di aver picchiato due ladri di auto nel quartiere di Fuorigrotta lo scorso ottobre. Secondo l’accusa, Troncone avrebbe agito insieme al cugino Andrea Merolla, soprannominato il turco, che è stato ucciso in un agguato il mese successivo.

Troncone jr è stato difeso dagli avvocati Antonio Abet e Andrea Lucchetta, che hanno sempre sostenuto la sua innocenza. La Procura di Napoli aveva chiesto una condanna a sei anni e sei mesi, ma il giovane è stato ritenuto non colpevole.

L’assoluzione è stata in formula piena perché non è stata dimostrata la sua azione di controllo del territorio, né ci sono riscontri concreti a proposito del pestaggio consumato ai danni di un giovane rapinatore, poi costretto a consegnare l’auto che guidava.

La decisione della giustizia ha suscitato polemiche e dibattiti, ma il diritto alla difesa e alla presunzione di innocenza sono pilastri fondamentali della giustizia italiana. Resta da capire se questa assoluzione avrà ripercussioni sulla lotta alla camorra e alla criminalità organizzata che ancora imperversa nelle nostre città.

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