Il Tribunale Amministrativo Regionale di Salerno ha deciso che non sarà necessario sottoporre a valutazione d’impatto ambientale il progetto di adeguamento funzionale dell’impianto di depurazione di Positano. Questa decisione è stata presa in seguito al ricorso presentato dall’ente che gestisce l’impianto, l’Ausino, contro il decreto regionale 56 dello scorso marzo e il parere negativo del Consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta Punta Campanella dello scorso novembre.

La Regione Campania aveva ritenuto necessaria la valutazione d’impatto ambientale per vari motivi, tra cui il possibile impatto negativo sulla salute umana e sull’habitat dei fondali dell’oasi di Punta Campanella e Capri, nonché l’impatto acustico e le emissioni odorigene dell’impianto.

Tuttavia, il Tar ha ritenuto che gli elementi addotti dalla Regione fossero ininfluenti, poiché l’intervento non prevede modifiche dell’assetto originario dell’impianto di depurazione pre-esistente. Inoltre, il Comune di Positano ha sostenuto che ulteriori ritardi nella realizzazione delle opere per l’adeguamento funzionale dell’impianto potrebbero provocare una ricaduta negativa sull’immagine turistica della città.

In sintesi, il Tar ha stabilito che non è necessario procedere a un ulteriore passaggio preliminare di valutazione dell’impatto ambientale dell’impianto di depurazione di Positano. Questa decisione è stata accolta positivamente dall’Ausino e dal Comune di Positano, che vedono nell’adeguamento funzionale dell’impianto una priorità per la tutela dell’ambiente e l’immagine turistica della città.

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