Sant’Antimo: cognati uccisi, il suocero fermato

Questa mattina, a Sant’Antimo, è avvenuta una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità. Luigi Cammisa, 29 anni, è stato ucciso a poca distanza da Maria Brigida Pesacane, 24 anni. Il principale indiziato del delitto dei due cognati è il suocero di entrambi, Raffaele Caiazzo, già in stato di arresto. La zia di Luigi ha invocato giustizia per il nipote ucciso.

La folla radunata nel luogo dove giaceva il corpo del giovane senza vita ha espresso sgomento e rabbia. Qualcuno ha urlato ancora il suo nome, ma purtroppo non potrà più ricevere alcuna risposta. In un appartamento di via Caruso è stato ritrovato anche il cadavere della giovane Maria Brigida. Entrambi i corpi sono stati trafitti da una serie di proiettili da arma da fuoco.

Luigi e Maria Brigida erano cognati e, stando alle prime ricostruzioni, pare che avessero una relazione. Sarebbe stato proprio questo il movente dell’omicidio: il suocero avrebbe tentato di vendicare i suoi due figli, traditi dai rispettivi compagni.

Luigi era un gran lavoratore, un operaio edile, padre di due bambini di 2 e 7 anni. Non aveva nulla a che fare con la criminalità, come hanno escluso familiari e conoscenti. Anche Maria Brigida era una giovane mamma e pare che sia stata uccisa proprio sotto gli occhi dei suoi bambini.

La natura del presunto assassino accentua la brutalità dell’omicidio: sarebbe stato il nonno a strappare via i genitori ai suoi nipotini. Al momento, tuttavia, le indagini sono ancora in corso e nulla è stato ancora accertato. La comunità di Sant’Antimo piange la perdita di due giovani vite spezzate in modo così violento e cerca giustizia per loro.

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