L’omicidio di Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane a Sant’Antimo ha sconvolto l’opinione pubblica. Raffaele Caiazzo, suocero delle vittime, ha confessato di aver sparato al genero ma non si ricorda di aver colpito anche la nuora. Emergono sempre più dettagli sulla vicenda e sui rapporti personali della famiglia. Caiazzo sospettava da tempo una relazione tra il marito della figlia Anna e la compagna del figlio Alfonso, il che sarebbe il movente della strage avvenuta l’8 giugno. La situazione familiare era molto complicata e difficile da definire. Caiazzo è sotto stretta osservazione perché ha espresso l’intenzione di suicidarsi, sopraffatto dal senso di colpa per il gesto compiuto. Una vicenda assurda che ha causato una scia di sangue e dolore.

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