Il tribunale di Benevento ha deciso di non procedere nei confronti di undici medici dell’ospedale Fatebenefratelli, accusati dal pm Flavia Felaco di aver causato la morte di un 65enne di Cautano nel 2018. Il gup Pitero Vinetti ha affermato che gli elementi acquisiti non consentono una ragionevole previsione di condanna. I chirurghi Francesco Giuseppe Biondo, Fabio Pacifico, Roberto Tomaciello, Lorenzo Fiorito, Raffaele Morelli, Maurizio Russo ed Emilio Parente e gli anestesisti Francesco Caccavale, Loredana Pisani, Maria Cusano e Barbara Di Lorenzo erano stati difesi dagli avvocati Gerardo Orlando, Angelo Leone, Vincenzo Regardi, Marcello D’Auria, Mario Palmieri, Roberto Pulcino, Agostino Guarente, Natascia Pastore, Roberto Rapalo e Adele Granata.

Il 65enne era stato sottoposto a quattro interventi per un problema alla colecisti dal 7 al 23 luglio 2018. Tuttavia, il suo stato di salute era peggiorato, fino a quando il suo cuore si era fermato per sempre. La denuncia dei familiari aveva dato il via all’attività investigativa, scandita dall’autopsia affidata ai dottori Massimiliano Dell’Aquila e Osvaldo Micera. Un esame disposto dal pm per accertare la causa del decesso e l’esistenza di presunte responsabilità, per il quale erano stati nominati alcuni consulenti di parte.

È importante sottolineare che la giustizia italiana valuta attentamente tutti gli elementi a disposizione prima di prendere una decisione. In questo caso specifico, il tribunale ha ritenuto che non ci fossero elementi sufficienti per procedere contro gli undici medici. La decisione del tribunale di Benevento dimostra l’importanza di un sistema giudiziario equo, che garantisca la tutela dei diritti di tutte le parti coinvolte.

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