Sant’Antimo, un comune dell’hinterland nord di Napoli, è stato scosso da una nuova tragedia: il duplice omicidio di Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane, cognati e sposati rispettivamente con i fratelli Anna e Alfredo Caiazzo. Luigi, un operaio edile di 29 anni con due figli di 2 e 7 anni, è stato ucciso alle 6.30 di questa mattina mentre si recava sul posto di lavoro. Poco dopo è stato rinvenuto il corpo senza vita di Maria Brigida, di soli 24 anni.

Questa vicenda tragica ha ulteriormente scosso la comunità di Sant’Antimo, già sotto shock per la morte di Giulia Tramontano, una giovane di 29 anni originaria del comune e incinta di 7 mesi, uccisa a Milano. In memoria di Giulia, questa sera si terrà una fiaccolata a Sant’Antimo con partenza dalla Villa comunale Del Rio, verso Via Roma e Piazza della Repubblica.

È difficile comprendere il motivo di tanta violenza in una piccola comunità come Sant’Antimo, dove queste tragedie sembrano sempre più frequenti. È importante che le autorità competenti indaghino con la massima attenzione per trovare i responsabili di questi atti di violenza e porre fine a questa ondata di crimini che sta sconvolgendo la comunità. In questo momento di dolore, l’unione e la solidarietà tra i cittadini di Sant’Antimo sono fondamentali per superare questa difficile prova.

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