Un gruppo di carabinieri della Compagnia di Sala Consilina è stato premiato per la loro partecipazione alla complessa indagine denominata “Febbre dell’Oro nero” nel Vallo di Diano. I carabinieri premiati sono il luogotenente Franco Lambruna, il luogotenente Gennaro Bartiromo, il maresciallo Rocco Maria Santomartino, il brigadiere Vincenzo Cusato, il vice brigadiere Salvatore Bennici e l’appuntato Silvano Labanchi. L’encomio è stato assegnato per la loro elevata professionalità, spiccato acume investigativo e non comune senso del dovere dimostrati durante l’indagine che ha portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di varie persone accusate di crimini in materia finanziaria, estorsione, detenzione illecita di armi, corruzione per un atto contrario al proprio dovere e con il contestuale sequestro di 4 società, beni immobili e mobili per un ammontare di oltre 28 milioni di euro.

Il processo sull’indagine è ancora in corso e ha visto diverse udienze nelle quali hanno parlato testimoni di giustizia soprattutto per il rapporto dei Casalesi con alcuni degli imputati. Nell’inchiesta sono finiti anche alcuni appartanenti alla mafia tarantina. La cerimonia di premiazione si è tenuta a Salerno nei giorni scorsi.

L’indagine “Febbre dell’Oro nero” è stata particolarmente complessa e articolata, ma grazie al lavoro dei carabinieri premiati è stata portata a termine con successo. La loro professionalità e senso del dovere hanno permesso di smantellare un’organizzazione criminale che operava nel Vallo di Diano, mettendo fine a reati gravi e dannosi per la comunità. Il premio ricevuto è un riconoscimento importante per il lavoro svolto e per la loro dedizione al servizio della giustizia.

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