La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro imputati, tra cui l’attuale sindaco di Monteforte Irpino, Costantino Giordano, per i reati di turbativa d’asta, estorsione aggravata e agevolazione dell’associazione a delinquere. La richiesta di rinvio a giudizio è stata notificata e l’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 22 settembre presso il GUP del tribunale di Napoli.
L’asta giudiziaria in questione riguarda l’ex ristorante “O Pagliarone” e ai quattro imputati viene contestato di aver imposto una quota di 120 mila euro per consentire che l’asta fosse aggiudicata dalla Monteforte Srls. In particolare, il sindaco di Monteforte Irpino, Costantino Giordano, è accusato di aver concorso insieme al presunto boss del Nuovo Clan Partenio, Nicola Galdieri.
Giordano ha negato ogni addebito, precisando di aver investito circa 500mila euro nella ristrutturazione del locale e di aver deciso di partecipare all’asta perché erano stati investiti tanti soldi. Inoltre, ha affermato di aver saputo dal suo ex socio, Gennaro Pascale, che Livia Forte era interessata al locale e che la signora Forte si stava convincendo a non partecipare all’asta ma voleva “un regalo”. Il sindaco ha riferito di non aver fatto regali a nessuno e di aver messo a disposizione la propria disponibilità solo per cose lecite.
Le indagini sono state eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino, agli ordini del capitano Pietro Laghezza, e sono partite dalle dichiarazioni rese dall’imputata Livia Forte al pm Antimafia Henry Jhon Woodcock. Forte ha rappresentato come nel luglio del 2017 si fossero recati presso il ristorante Its Ok, Nicola Galdieri e Costantino Giordano e che gli era stato imposto di non rilanciare l’offerta perché il locale andava aggiudicato a Giordano. Il sindaco Giordano ha smentito queste circostanze in aula nel corso dell’esame in veste di teste assistito da legale.