Il crollo del muro di recinzione del sito archeologico del Castellum Aquae, avvenuto la sera del 11 giugno, è stato denunciato dall’associazione Opus Est Aps, che si occupa della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico e ambientale. Il Castellum Aquae è un’importante testimonianza dell’Acquedotto Augusteo dell’Antica Capua e forniva acqua alla città di Santa Maria Capua Vetere durante l’epoca romana. Attualmente, il sito è chiuso per lavori di ristrutturazione nell’ambito del progetto “Appia Reginae Viarum”. Secondo le testimonianze fornite da alcuni residenti della zona, il crollo del muro sarebbe stato causato da un gruppo di ragazzi noti per schiamazzi e disordini, che avrebbero vandalizzato la recinzione perimetrale del sito archeologico. L’associazione Opus Est Aps si è detta sgomenta da questo gesto e ha lanciato un appello alle famiglie e alle istituzioni per sensibilizzare le nuove generazioni sulla tutela del patrimonio storico-culturale. L’associazione ha inoltre annunciato che dirigerà le prossime iniziative future verso progetti di valorizzazione e conoscenza del patrimonio storico-culturale.

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