Pasquale Cosenza, un giovane operaio di Macerata Campania, è morto dopo una terribile caduta avvenuta venerdì scorso in un capannone dell’area industriale di Pastorano. Pasquale stava installando dei pannelli fotovoltaici all’interno dell’azienda Nova Hera quando è caduto da una altezza di circa tre metri. Da quel momento, amici e colleghi hanno fatto sentire la loro vicinanza all’uomo, raccontando di lui come un ragazzo umile, scherzoso e divertente, che aveva appena festeggiato il primo anno di vita della sua piccola Fatima.

Ma c’è anche chi esprime una giusta rabbia per l’ingiustizia di una morte dovuta al lavoro, ad un incidente avvenuto mentre Pasquale era in azione per mantenere la sua famiglia. La sua morte rappresenta un’altra tragica testimonianza della precarietà delle condizioni di lavoro in Italia, dove gli incidenti sul lavoro sono ancora troppo frequenti.

Pasquale è spirato stamattina mentre era ricoverato in ospedale a Caserta. Le sue ferite erano troppo gravi e i medici non hanno potuto far nulla per salvargli la vita. Sull’incidente indagano i carabinieri di Capua, che cercheranno di ricostruire la vicenda e capire cosa ha causato la caduta del giovane operaio.

La morte di Pasquale Cosenza deve essere un monito per tutti noi. Dobbiamo lottare per la sicurezza sul lavoro e per garantire che gli operai siano tutelati e protetti. Nessuna vita umana deve essere sacrificata sull’altare del profitto. Il ricordo di Pasquale rimarrà vivo tra noi, come testimonianza della sua umanità e della sua dedizione alla famiglia e al lavoro.

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