Otto persone sono state destinate a una misura cautelare per l’accusa di associazione per delinquere e traffico di droga nell’agro nocerino sarnese. Sei di loro sono state messe in carcere, mentre due sono ai domiciliari. Il sodalizio criminale operava in contatto con i clan di Torre Annunziata e le cosche calabresi. Le indagini della Finanza di Napoli e Salerno hanno permesso di ricostruire i rifornimenti di droga ai piazze di spaccio salernitane. Le attività investigative sono partite dopo l’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco contro l’abitazione del figlio di uno degli indagati, ritenuto dai investigatori ai vertici del sodalizio criminale. “Nardiello”, alias D.M., coordinava le attività di spaccio pur trovandosi fuori regione, sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Scalea. La struttura criminale aveva una rigida organizzazione, con i gruppi criminali salernitani e torresi che si occupavano dell’approvvigionamento e le cosche reggine che pensavano al trasferimento dello stupefacente dalla Calabria alla Campania. I finanzieri di Napoli avevano sequestrato un carico di 7 chili di cocaina, del valore di oltre 4 milioni di euro, nel gennaio dello scorso anno. “Nardiello” è accusato anche dell’acquisto di una maxi partita di droga, pari a 200 chili di cocaina provenienti dalla Calabria.

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