Il tribunale di Napoli ha deciso di non procedere nei confronti dei congiunti di Nicola Schiavone, detto Monaciello, imprenditore di Casal di Principe. Un anno fa erano stati dissequestrati beni per un valore di 50 milioni di euro, appartenenti a Schiavone e ai suoi familiari. Il tribunale ha accolto la richiesta di non luogo a procedere presentata dagli avvocati difensori, non ritenendo sufficienti le prove a carico degli imputati. L’indagine sui rapporti tra le imprese di Schiavone e gli apparati pubblici italiani aveva subito degli errori da parte della Dda di Napoli, che aveva commesso alcuni errori. Il gup ha deciso di non associare un rinvio a giudizio ad una “ragionevole previsione di condanna”, come previsto dalla riforma Cartabia. La decisione del tribunale è stata presa in base alle motivazioni lette dal Riesame nel 2022, quando fu deciso il dissequestro di tutti i beni. Tra i beni sequestrati erano presenti case a Posillipo e altre proprietà di lusso.

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