Quattro persone sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Avellino per la morte dell’operaio Emanuele Pisano, avvenuta lo scorso sei giugno su un cantiere di Altavilla Irpina, in provincia di Avellino. Il pm Massimiliano Delmauro ipotizza il reato di omicidio colposo e violazione delle norme di sicurezza nei confronti dei titolari delle due imprese che stavano lavorando allo smantellamento della piscina comunale, del manovratore della gru dalla quale una trave d’acciaio in oscillazione travolse e uccise sul colpo Pisano, e di un altro operaio che, secondo le norme, avrebbe dovuto garantire la sicurezza del cantiere mentre la gru era in azione.

Gli avvisi di garanzia sono stati notificati agli indagati subito dopo l’autopsia, svoltasi in mattinata, disposta dalla Procura. La morte di Emanuele Pisano ha scosso l’intera comunità e la sua famiglia, lasciando la compagna e una bambina di tre anni. I funerali si svolgeranno domani alle undici a San Martino Valle Caudina, suo paese di origine.

La Cgil di Avellino ha annunciato la presentazione della richiesta per costituirsi parte civile nell’eventuale processo. È importante che vengano accertate le responsabilità di chi ha causato la morte di un lavoratore, per garantire la sicurezza dei lavoratori e prevenire futuri incidenti sul lavoro. La morte di Emanuele Pisano è una tragedia che non dovrebbe accadere in un paese civile e sviluppato come il nostro. È necessario che venga fatta giustizia per Emanuele e per la sua famiglia.

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