Dopo 12 anni di processo, gli otto imputati, tra cui Giuseppe e Antonio Catarozzo, Gennaro Vicinanza e Marco Streppone, sono stati definitivamente assolti dall’accusa di usura. La sentenza è stata emessa dalla Seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, presieduta dal giudice Paolo Valiante, con l’estensore Maria Lamberti e l’onorario Mario Russo. Le motivazioni della sentenza si basano sul fatto che la presentazione della denuncia per usura ha comportato la sospensione delle procedure esecutive immobiliari in atto. Questo ha portato alla sospensione delle procedure esecutive a carico delle parti lese.
Nel processo durato 11 anni, erano stati coinvolti anche Gerardo Nigro, Renato Piano, Anella Galdi, Luciano e Carmela Petrosino, Salvatore D’Errico, Donato Paraggio e Antonio Leo, tutti assolti dall’accusa di usura, ma alcuni di loro avevano patito il carcere o i domiciliari.
La sentenza d’assoluzione è definitiva e irrevocabile e gli otto battipagliesi, difesi dagli avvocati Raffaele Francese, Antonio Boffa, Francesco Rizzo, Agostino De Caro, Anna Roma, Orazio Tedesco e Costantino Cardiello, sono stati definitivamente scagionati dalle accuse che avevano suscitato tanto scalpore in città per il coinvolgimento di tanti dei cosiddetti “colletti bianchi”.
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