Il dramma di Faicchio ha scosso la comunità locale poco più di un mese fa. Il giovane pastore di soli 27 anni è stato trovato morto ai piedi di un dislivello di 6 metri, dopo aver tentato il suicidio con una corda che si è spezzata. L’inchiesta condotta dai carabinieri e guidata dal pm Patrizia Filomena Rosa ipotizza l’istigazione al suicidio e al momento non ci sono ancora colpevoli individuati.

Per fare chiarezza sull’accaduto, la salma del giovane è stata riesumata per essere sottoposta ad autopsia. La famiglia del 27enne, assistita dall’avvocato Angelo Leone, ha chiesto questa iniziativa per allontanare qualsiasi ombra e fare luce sulla vicenda.

Secondo una prima ricostruzione, il giovane avrebbe litigato con una ragazza con cui aveva stretto un legame non visto favorevolmente. Dopo una serata al bar, sarebbe stato accompagnato a casa ma poi sarebbe uscito per raggiungere la zona in cui abita la ragazza. Qui avrebbe tentato il suicidio legando ad un albero un capo di una corda che si è spezzata, facendolo precipitare nel vuoto.

Sono ancora molti i passaggi da approfondire per comprendere appieno cosa sia accaduto in quelle ore. Il pm ha affidato l’incarico dell’esame autoptico al medico legale Emilio D’Oro e si spera che questo possa portare alla luce la verità sull’accaduto. La comunità locale resta scossa da questo dramma e chiede giustizia per il giovane pastore morto troppo presto.

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