La Cassazione ha riaperto il dibattito sulla responsabilità civile nella vicenda giudiziaria legata alla tragedia del 2 gennaio 2010 ad Atrani, in cui perse la vita lo chef Carmine Abate, travolto da una frana. Il quotidiano “La Città” di Salerno riporta che la Cassazione ha rimesso in discussione le richieste risarcitorie avanzate dagli avvocati difensori delle parti coinvolte nella vicenda giudiziaria. La Corte d’Appello dovrà procedere a rianalizzare questo aspetto. Sia i proprietari del locale di Atrani dove lo chef trovò la morte, sia quelli del costone di roccia, furono completamente assolti da ogni accusa con la formula “il fatto non sussiste”. Inizialmente furono imputati per omicidio colposo e crollo colposo, ma la responsabilità penale è stata esclusa. La vicenda si verificò il 2 gennaio 2010, quando un grosso smottamento colpì la cucina di un noto ristorante del posto mentre lo chef era intento a preparare pietanze.

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