Il giovane operaio Emanuele Pisano, padre di una bambina di tre anni, è morto il 6 giugno scorso sul cantiere per la realizzazione della piscina comunale ad Altavilla Irpina. Secondo l’esame autoptico eseguito ieri mattina presso l’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, la causa della morte sarebbe stata un colpo in pieno viso con una trave di ferro. Il pubblico ministero Fabio Massimo Del Mauro ha nominato il medico legale Giovanni Zotti per gli accertamenti, mentre i familiari della vittima hanno nominato la dottoressa Carmen Sementa. Inoltre, Adelmo Gubitosi e Ercole D’Oro sono stati nominati consulenti di parte dai quattro indagati, tra cui figurano i due titolari delle ditte impegnate nell’esecuzione dei lavori e i due dipendenti.

La procura di Avellino ipotizza il reato di omicidio colposo nei confronti dei quattro indagati, che sono stati iscritti nel registro degli indagati dal pubblico ministero. Si tratta di A.P., titolare della ditta che aveva venduto i materiali, I.V., titolare della ditta edile che stava effettuando le operazioni di smontaggio della struttura metallica, M.C., l’operaio alla guida della gru, e P.V.R., addetto alla sicurezza del macchinario. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati ai quattro indagati prima dell’autopsia, per consentire loro di prendere parte all’accertamento irripetibile tramite i consulenti di parte.

L’esame autoptico disposto dalla Procura di Avellino contribuirà a chiarire le cause del decesso di Emanuele Pisano e a stabilire eventuali profili di responsabilità nei confronti dei quattro indagati. L’indagine è tesa a verificare il rispetto della normativa antinfortunistica nei confronti dei titolari delle due imprese che stavano lavorando allo smantellamento della piscina comunale, nonché del manovratore della gru dalla quale una trave d’acciaio in oscillazione ha travolto e ucciso Pisano, e di un altro operaio che avrebbe dovuto garantire la sicurezza del cantiere durante l’uso della gru.

La Cgil di Avellino ha annunciato la presentazione della richiesta per costituirsi parte civile nell’eventuale processo, in quanto il reato di omicidio colposo commesso con violazione delle norme antinfortunistiche lede non solo il diritto alla vita del singolo lavoratore ma anche il diritto collettivo alla sicurezza sul lavoro. La Suprema Corte ha stabilito la possibilità di costituzione di parte civile in capo all’organizzazione sindacale nei procedimenti per reati di omicidio o lesioni colpose commessi con violazione della normativa antinfortunistica, quando l’inosservanza di tale normativa possa cagionare un danno autonomo e diretto, patrimoniale o non patrimoniale, alle associazioni sindacali. I funerali di Emanuele Pisano si svolgeranno stamattina nella chiesa di San Martino Vescovo a San Martino Valle Caudina, suo paese di origine.

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