La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di appello che assolveva gli imputati dalle accuse di condanna per crollo colposo e omicidio colposo per la morte dello chef Carmine Abate. La vittima perse la vita nel 2010, schiacciato dal costone roccioso che franò sul ristorante Zaccaria di Atrani. La moglie, le figlie e il fratello dello chef dovranno attendere il rinvio per un nuovo giudizio al giudice civile di secondo grado per stabilire il risarcimento a carico dei responsabili del costone roccioso e del ristorante. La sentenza ribalta nuovamente la situazione e gli imputati dovranno risarcire la famiglia, che finora non aveva ricevuto nemmeno la provvisionale disposta dalla sentenza di primo grado. Nell’ambito penale, invece, la vicenda processuale si è conclusa con l’assoluzione di tutti e tre. La notizia è stata resa nota il 15 giugno.

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