Tre persone sono state arrestate per tentata rapina in concorso, ricettazione e rapina aggravata dall’uso delle armi in concorso, ma gli indagati sono cinque. Questo è il risultato di un’operazione condotta dai Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, coadiuvati da altri reparti della stessa e dal Nucleo Cinofili di Chieti, su ordine della Procura della Repubblica di Napoli Nord. Le indagini, condotte tra marzo e giugno del 2023, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei tre fermati, che sono gravemente indiziati di aver commesso vari eventi delittuosi, tra cui una tentata rapina presso l’Ufficio Postale di Capodrise in data 9 maggio, una tentata rapina presso il centro scommesse “Kingbet” di Cesa il 13 maggio e una rapina consumata presso il Banco di Credito Popolare di Giugliano in Campania in data 31 maggio.
I soggetti agivano adottando un collaudato ed efficiente modus operandi, avendo come punto di riferimento l’abitazione di uno dei tre fermati. Prima dell’evento delittuoso, il proprietario dell’abitazione recuperava il veicolo -oggetto di furto – sul quale poi veniva apposta una targa anch’essa risultata rubata, che poi avrebbero utilizzato per compiere la rapina; successivamente, gli altri indagati giungevano presso il “covo”, provvedevano al cambio di indumenti e, dopo aver perpetrato la rapina, tornavano a rifugiarsi nel “covo” per indossare nuovamente gli abiti con cui erano arrivati, in modo da far perdere le loro tracce e sottrarsi all’identificazione.
Dall’analisi delle immagini estrapolate dai numerosi sistemi di video-sorveglianza, si è potuto constatare come gli indagati, nelle varie occasioni, abbiano agito con violenza, noncuranti dell’incolumità altrui, mettendo in atto l’azione criminale in luoghi affollati, armati di pistola o di armi bianche. Altro elemento significativo è la continuità nel fenomeno criminoso, essendo le rapine state commesse tutte nel mese di maggio, a distanza di pochissimi giorni l’una dall’altra, fatto che testimonia la volontà dei correi di ambire ad una continua e spasmodica ricerca di un profitto – naturalmente illecito – giustificando altresì la violenza con cui commettevano i reati.
Il fermo dei tre indagati ha permesso di porre un freno al fenomeno delle rapine agli uffici postali, istituti di credito ed esercizi pubblici, fenomeno che negli ultimi mesi – nell’hinterland napoletano e in tutta la provincia di Caserta – era diventato una vera e propria piaga sociale, creando un sentito e grave allarme sociale tra i cittadini.