Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha espresso preoccupazione riguardo alla presenza di un detenuto affetto da tubercolosi nell’Istituto penale per Minorenni di Airola. Il detenuto è stato immediatamente trasferito in un reparto di malattie infettive di un ospedale di Napoli. Il vicecoordinatore regionale per il settore minorile del SAPPE, Sabatino De Rosa, ha confermato che il detenuto marocchino proveniente dalla Casa circondariale di San Vittore a Milano aveva ed ha la tubercolosi. La direttrice del carcere, Marianna Adanti, aveva tentato di ridimensionare le preoccupazioni del SAPPE, ma il sindacalista ha chiarito che le preoccupazioni erano giuste e necessarie. Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, ha auspicato che il Ministero della Giustizia e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e quello di Giustizia minorile e di Comunità predispongano tutti gli adeguati interventi a tutela del personale di Polizia Penitenziaria e di tutti gli operatori che sono stati a contatto con il detenuto ristretto ad Airola. Capece ha ricordato che la promiscuità nelle celle può favorire la diffusione delle malattie, specie quelle infettive. Il SAPPE ritiene indispensabile predisporre ogni utile intervento a tutela dei poliziotti e degli altri operatori penitenziari.