Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha espresso preoccupazione circa la presenza di un detenuto affetto da tubercolosi nell’Istituto penale per Minorenni di Airola. Purtroppo, i timori sono stati confermati: l’uomo è risultato positivo alla tubercolosi ed è stato immediatamente trasferito in un reparto di malattie infettive di un ospedale di Napoli. Il detenuto, proveniente dalla Casa circondariale di San Vittore a Milano, era già affetto da tubercolosi all’arrivo nel carcere minorile di Airola.

Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria chiede ora al Ministero della Giustizia di predisporre tutti gli adeguati interventi a tutela degli operatori in servizio nella prima linea delle sezioni detentive 24 ore su 24 e di tutti coloro che sono stati a contatto con il detenuto. È importante garantire la sicurezza e la salute di chi lavora in questi istituti, dove la presenza di malattie infettive può rappresentare un rischio per tutti.

Non si tratta di allarmismo senza prove, come qualcuno ha tentato di suggerire: la tubercolosi è una malattia grave e contagiosa, che richiede interventi tempestivi per evitare la diffusione. È fondamentale che le autorità competenti prendano sul serio le preoccupazioni espresse dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria e agiscano di conseguenza per proteggere la salute di tutti.

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