Il processo sul nuovo clan Partenio, smantellato dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli nel 2019 con 21 misure cautelari, sta suscitando molte discussioni in aula. Gli avvocati difensori degli imputati accusati di associazione di stampo camorristico, estorsione, turbata libertà degli incanti e usura hanno tentato di far cadere le accuse dei Pm della Dda di Napoli. L’avvocato Raffaele Bizzarro ha affermato che il nuovo sodalizio criminale è una fallace convenzione investigativa, presunta sul nulla. Inoltre, gli avvocati Patrizio Dello Russo, Ferdinando Letizia, Antonio Del Vecchio e Raffaele Doria hanno ritenuto insussistenti le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso.
I difensori degli imputati hanno cercato di dimostrare l’innocenza dei loro assistiti. L’avvocato Antonio Del Vecchio ha sostenuto che l’assemblaggio di più episodi non dimostra l’esistenza di un’associazione, poiché sarebbe tendenzialmente alieno dal nostro sistema giudiziario. Inoltre, il difensore di Renato Freda, titolare della società Ni.Re, ha affermato che non esiste alcuna prova che Freda si metta a disposizione del clan. Anche il difensore di Luigi De Simone, Raffaele Doria, ha affermato che si tratta di fantasie, poiché non c’è mai stato alcun contatto tra il suo assistito e gli altri imputati.
In aula si torna il 27 giugno, quando dovranno discutere i difensori di Nicola Galdieri, Gaetano Aufiero e Claudio Davino e il difensore degli imputati Ernesto e Giuseppina Nigro, Alberico Villani. La requisitoria del pm Rossi ha chiesto quasi 4 secoli di reclusione per i 21 imputati. Gli avvocati difensori stanno facendo il possibile per dimostrare l’innocenza dei loro assistiti e far cadere le accuse della Dda di Napoli. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione.