La camorra dei Casalesi aveva pianificato di uccidere il magistrato Alessandro Milita, ma grazie all’attività di indagine e all’arresto dei sospettati, il piano è stato sventato. L’episodio è stato reso noto dal procuratore Giovanni Conzo, nel corso di un convegno sulla lotta alle organizzazioni criminali e camorristiche, organizzato dalla presidente della Commissione regionale speciale Anticamorra e Beni Confiscati. Durante un interrogatorio di un collaboratore di giustizia, si è appreso che un imprenditore che gestiva rifiuti in provincia di Caserta aveva offerto 500mila euro per uccidere il magistrato Milita. Il pentito ha rifiutato, ma l’imprenditore è tornato all’attacco offrendo un milione di euro. Il killer incaricato di compiere il delitto, Francesco Della Corte, ha accettato ma è stato arrestato poco prima dell’attentato.

All’incontro hanno partecipato anche altri ex pm del pool anticamorra, i comandanti interregionali dell’Arma e della Guardia di Finanza e il vicequestore vicario di Caserta. Per la presidente della Commissione speciale Antimafia, Carmela Rescigno, il contrasto alla camorra rimane un tema cruciale. L’ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti ha sottolineato la natura transnazionale delle organizzazioni criminali e la necessità di una strategia globale per contrastarle. Le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno lanciato programmi contro la criminalità organizzata e la corruzione, ma la lotta contro queste forme di criminalità richiede il contributo di tutti.

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